Quando hai più di 50anni ti capita spesso di pensare al tempo che è passato e a quello che rimane.Ti ritrovi a fare un pò di conti pensando a quanto hanno vissuto i tuoi parenti più stretti: i miei antenati mediamente hanno vissuto 80 anni.E così ti ritrovi a contare gli anni che ti restano,Continua a leggere “Da Grotta a Calitri”
Archivi mensili:ottobre 2024
Da Grotta a Calitri
Quando hai più di 50anni ti capita spesso di pensare al tempo che è passato e a quello che rimane.Ti ritrovi a fare un pò di conti pensando a quanto hanno vissuto i tuoi parenti più stretti: i miei antenati mediamente hanno vissuto 80 anni.E così ti ritrovi a contare gli anni che ti restano,Continua a leggere “Da Grotta a Calitri”
La bellezza
La bellezza è la più labile e fugace delle virtù, se davvero può essere considerata una virtù. È un soffio di vento che passa, una foglia che cade al primo freddo autunnale.Io, per fortuna, non l’ho mai posseduta. Non ho potuto contare su di di lei per aprire porte o conquistare cuori, e questo miContinua a leggere “La bellezza”
Nasce “Ver Sacrum”
Ed eccoci qua, pronti e pimpanti per le nuove sfide, con la nostra associazione, per parlare e soprattutto per praticare la cultura a tutto tondo! Un abbraccio a tutti!
Il fall foliage
Gli scarponi da trekking di Tito calpestavano con veemenza il tappeto di foglie bronzee che ricopriva il terreno. Era il tempo maturo del “fall foliage”, il tempo in cui, per magia le chiome di tutti gli alberi decidui che formavano quell’immensa foresta, in sincrono, decidevano di virare dal verde intenso dell’estate ad un colore cheContinua a leggere “Il fall foliage”
Space Cowboy compie 30 anni!
Era il 1994 quando i Jamiroquai ci portarono nello spazio con il loro inconfondibile sound acid jazz e funk, regalando al mondo “Space Cowboy”. Un pezzo che, con i suoi groove irresistibili e l’inimitabile voce di Jay Kay, ha segnato un’epoca e continua a far ballare intere generazioni. Trent’anni dopo, “Space Cowboy” è più vivoContinua a leggere “Space Cowboy compie 30 anni!”
Ex libris – Giuseppe Tecce
Guccini e dintorni
Questa sera mi sono concesso una scorpacciata di Guccini, e all’improvviso, è partita: “La ragazza dietro al banco mescolava birra chiara e seven up, il sorriso da fossette e denti era da pubblicità, come i visi alle pareti di quel piccolo autogrill”. La mente è subito tornata a un tempo lontano, quando quella era laContinua a leggere “Guccini e dintorni”
Ricevo e pubblico
Ricevo e pubblico: Recentemente ho avuto il piacere di immergermi nel mondo di “Ljuba senza scarpe”, un’opera che trascende i confini tradizionali dell’arte e della narrazione. Quest’opera non è semplicemente una raccolta di pagine, ma un viaggio, un’esperienza che si snoda attraverso le sfumature dell’animo umano.Ljuba, il protagonista, è ritratto con una maestria tale daContinua a leggere “Ricevo e pubblico”
Il mondo visto dal basso
Seduto su una panchina gigante, mi sento piccolo in un mondo che sembra estendersi all’infinito. Eppure, è proprio in questa percezione di piccolezza che riscopro la mia vera grandezza. Ogni individuo, anche il più minuto, è parte di un meccanismo complesso e delicato, in cui ogni ingranaggio ha il suo ruolo essenziale. Senza di noi,Continua a leggere “Il mondo visto dal basso”