Dopo una mattina trascorsa in Procura, tra denunce e scartoffie, ora solo cose belle. Tra non molto uscirà il mio quarto romanzo, con questo baldanzoso editore che fa capo al simpatico e super grintoso Pietro. Stiamo mettendo a punto le ultime cose… L’adrenalina sale e tutto il resto del mondo passa in secondo piano. Manca pochissimo ragazzi…. C’è la stessa emozione di quando ti nasce un figlio. Ad maiora.
Appena arrivata in privato, ma la rendo pubblica e ringrazio per la passione e la pazienza:
Ho apprezzato molto e con mia sorpresa che i racconti non avessero un titolo. Questo Non ti ingabbia in un idea, in una presunta idea/storia che potrebbe sorgere. Anche il contribuire alla continuazione di un finale altro, di continuare una narrazione. Non solo è proposto di nutrire l’immaginazione ma è un contributo affinché si creino “spazi” di collaborazione e condivisioni. Oltre che è conferito al testo una scrittura viva, dinamica, d’interazione. Si potrebbe anche osare la possibilità di guardare lungo e da un altra prospettiva: NELLA STORIA, come nelle storie, abbiamo un ruolo importante perché SIAMO NOI A DETERMINARLA. A darle un volto
Ho apprezzato anche il messaggio. Suppongo voluto. E se anche non fosse ti restituisco ciò che ho percepito: Siamo più o meno tutti in guerra: La ” guerra ” Russia /Ucraina , tra gli uomini, negli uomini. Fatta con armi, con le emozioni non gestite( ex gelosia, rabbia) con le opinioni… Se non siamo in guerra, ingaggiamo battaglie che sia per amore o per stanchezza nelle relazioni o per diversità di genere E la guerra se non è” a casa tua” è forse ugualmente troppo carica da evitare l’argomento o da portare ” noia “ C’è modo per potersi fermare e riflettere dopo una storia e questo non è da poco. Il tema della diversità mi ha toccato il cuore. Ho amato i due compagni, l’uomo zoppo , Virna, il portiere del racconto X , Il barbone, Antonio che vuole che vuole Putin …
Mi sono.piaciuti tutti i racconti tranne il primo, Racconto I. E Alcune storie ho preferito più di altre
La critica che non è esattamente così è che ci sono 1 troppe descrizioni . In alcuni casi sono belle in altre cosi minuziose che mi allontanavano dalla storia.
2 pochissime volte nel descrivere un personaggio e renderlo comico mi suonava un po forzato. È come se la descrizione perdesse la sua dimensione oggettiva. Ex vd vestaglia racconto 2. Ma sara risultato così per me .
3 Bello il modo dialogato in cui interviene l’argomento guerra. In alcuni racconti la guerra ha più spazio che in altri e considerato il titolo è giusto che l’ abbia , anche perché io lettore attendo il “tema”
E vedrei una scelta di racconti , non tutti i 10 . Un libro di 6 racconti.
Non posso esprimere giudizi sul tuo essere scrittore ma solo ciò che è per me.
Ragazzi ci siamo, saremo in Irpinia il 17 Giugno, per parlare di Irpinia attraverso il mio libro, che narra di un viaggio fisico ma anche anche interiore nella terra Irpina, rivolgendoci non solo agli Irpini, che già ne conoscono il valore, ma a tutti i cittadini del mondo. E lo faremo in una cantina speciale, la cantina iFalco di Paternopoli, degustando l’aglianico, leggendo passi del mio libro “L’agente della Terra di Mezzo” con due importanti attrici del Teatro D’Europa di Avellino, facendo una chiacchierata con me, che ne sono l’autore e con una giornalista del Mattino. E, per finire, ci sarà un aperitivo direttamente in vigneto. Gli ingredienti per una serata di successo ci sono tutti. Prenota il tuo posto in prima fila.
Sei composto da 84 minerali, 23 elementi e 8 litri di acqua, distribuiti tra 38 miliardi di cellule. Sei stato costruito dal nulla, con pezzi di ricambio della Terra che hai consumato, secondo un insieme di istruzioni nascoste in una doppia elica così piccola da poter essere trasportata da uno spermatozoo. Sei farfalle riciclate, piante, rocce, ruscelli, legna da ardere, pelli di lupo e denti di squalo, decomposti nelle loro parti più piccole e ricostruiti nell’essere vivente più complesso del nostro pianeta. Non stai vivendo sulla Terra, tu sei la Terra. Ama, onora, prenditi cura e rispetta la Madre Terra.
Il terzo giovedì di maggio si celebra la giornata mondiale della VYSHYVANKA.
Il ricamo è un simbolo che preserva le radici, l’identità e la comprensione di sé.
Rappresenta la storia degli ucraini: la mitologia, la religione, l’antica arte dei loro antenati, l’anima del loro popolo. Inoltre, il nostro codice genetico è crittografato nel ricamo.
L’antico storico greco Erodoto scrisse che gli Sciti, che abitavano le steppe del Mar Nero, decoravano i loro vestiti con ricami.
La vyshyvanka è una sorta di CORAZZA PROTETTIVA, infatti si dice che ogni soldato ucraino sotto l’uniforme indossi la vyshyvanka.
Il disegno del ricamo, la cromia dei fili, il taglio variano da regione a regione e spesso vengono elaborati con l’idea della protezione, come specie di amuleti per chi li indossa.
Ricamare una camicia per qualcuno significa ricamare la sua sorte. Nel Medioevo, veniva indossata sia per le ricorrenze e le feste solenni sia come un vestito ordinario, da usare ogni giorno. Dagli inizi del Novecento, è diventata parte integrante anche dell’abbigliamento contemporaneo, per esempio indossata sotto una giacca: una moda lanciata dallo scrittore e poeta Ivan Franko.
LA SIMBOLOGIA
QUADRATO: Il simbolo del benessere, della pace e della fortuna. Significa anche perfezione, armonia e ordine. Nella tradizione ucraina, il quadrato è il simbolo della terra. Simboleggia la perfezione, l’armonia e l’ordine. Un quadrato con una croce, spesso ricamato sulle camicie da uomo, simboleggia un “campo terrestre”. Spiritualmente il quadrato simboleggia la Materia, mentre il cerchio la perfezione, ossia lo Spirito. Il quadrato rappresenta anche il numero quattro, che gli ucraini riconoscono come simbolo degli elementi primari: i quattro punti cardinali, le quattro stagioni, le quattro parti del ciclo di vita, le quattro parti del giorno.
ROMBO/DIAMANTE: La losanga è una forma arcaica legata alla fertilità umana e alla terra. I principi maschile e femminile servono come base per decifrare il significato di questo simbolo. Consiste di due triangoli. Ma la cosa più interessante è che nell’antico periodo ucraino premoderno, si credeva che la donna tenesse i tre angoli della losanga (i tre angoli della casa), mentre l’uomo tenesse il quarto, che completava l’integrità della famiglia. Una losanga con un punto al centro simboleggia un campo seminato, che era estremamente importante per i nostri antenati. Significava abbondanza e prosperità.
CERCHIO: Rappresenta il Sole, originario delle religioni pagane, dove incarna l’energia divina vivificante. Si riferisce anche alla continuità della vita e all’eternità. Un cerchio con un punto al centro rappresenta il centro dell’universo. E’ inoltre un simbolo della purezza divina quando indossato come ghirlanda dalla sposa. Il cerchio è il Sole circondato da raggi luminosi divergenti verso l’esterno, che conferiscono forza ed energia.
MOTIVI VEGETALI: i significati principali sono purezza e prosperità.
VIBURNO: simbolo di amore, ricchezza, bellezza, maternità e procreazione (cespuglio – madre, bacche – bambini).
UVA: è il simbolo della felicità familiare.
ALBERO DELLA VITA: Questo simbolo si trova nell’arte nazionale in cui l’universo contiene tre componenti: il mondo sotterraneo, il mondo terreno e il regno celeste. L’albero raffigura le radici – il passato, il tronco – il presente e la chioma – il futuro. Nel ricamo ucraino questo simbolo può essere riconosciuto non solo nei rami (possono essere sia simmetrici che asimmetrici), ma anche negli steli di grano, covoni, ramoscelli o viti. L’albero della vita contiene la verità e l’unità dei tre mondi e riflette l’immagine della vita e della famiglia. Ci sono composizioni più complesse in cui il motivo dell’albero è sostituito da un’immagine femminile: una donna con le braccia alzate. Questa è la Grande Dea o Madre Originale, l’incarnazione della vita stessa.
FIORI DI PAPAVERO: Aiutano a scongiurare il malocchio.
TRIANGOLO: Nelle antiche credenze, il triangolo simboleggiava la porta stretta che conduce alla vita eterna. Era anche il simbolo dell’unità dei tre mondi: la Terra, gli Inferi ei Cieli (mondo spirituale). Rappresenta i tre elementi: acqua, fuoco e aria, i tre livelli dell’essere e la Santissima Trinità. Il triangolo è stato a lungo associato al Fuoco. Alcuni ricercatori ritengono che il tryzub (tridente) ucraino sia una variante moderna dell’antico triangolo. I triangoli, le cui punte si toccano, richiamano alla mente una clessidra, simbolo del Mondo e dell’Antimondo. Il punto d’incontro o di contatto simboleggia il luogo di passaggio da un mondo all’altro. A volte, c’è una linea tra i triangoli. Si chiama “Anello della Grande Luce”, che simboleggia uno specchio in cui un mondo si riflette in un altro e viceversa.
CHEVRON: Spesso vediamo figure che assomigliano a triangoli in antichi ricami ucraini. Questi sono galloni, triangoli aperti. Quelli rivolti verso il basso si riferiscono alla femminilità, all’origine della vita o al lato materiale, mentre quelli rivolti verso l’alto si riferiscono alla mascolinità o al lato spirituale. Quelli rivolti verso l’alto invece rappresentano uno dei simboli ornamentali più antichi del Paleolitico e simboleggiano una montagna o la Terra.
SPIRALE: Linee ondulate e zigzaganti rappresentano l’acqua. Le immagini di zigzag paralleli disposti verticalmente rappresentano la pioggia, mentre le linee a zigzag orizzontali o le linee rette possono simboleggiare l’umidità celeste. La spirale si riferisce anche alla fluidità del tempo e al movimento ciclico del disco solare. Gli antenati vedevano nella spirale un’immagine schematica dell’evoluzione dell’Universo, la sua infinità. I ricami antichi avevano le cosiddette spirali trypilliane , un cerchio o semicerchio che aumentava gradualmente di diametro.
CROCE: simboleggia la centralità e non la separazione dello spazio. È interessante notare che una croce dritta simboleggia il Sole, il Creatore e la mascolinità. Una croce obliqua personifica la femminilità e la Luna. Quando queste due figure sono sovrapposte, formano una doppia croce, o una stella a otto punte, simbolo dell’unione tra due entità. È noto che in epoca precristiana la croce fungeva da talismano contro gli spiriti maligni. Due linee che si intersecano simboleggiano l’incontro del Terreno e del Celeste. La croce indica anche l’armonia dei quattro elementi: fuoco, acqua, terra e aria. Una croce in un cerchio è il simbolo astrologico della Terra.
SVARGA/SVASTICA: Comunemente conosciuta come svastica, la svarga è una croce in movimento. È un simbolo di adorazione del sole, i cui poteri magici veneravano molti popoli antichi. Nell’antica storia ucraina, era associato al focolare, alla casa e alla fortuna della famiglia. Lo svarga può essere rivolto a sinistra o a destra. Uno svarga rivolto a destra simboleggia il movimento del sole. Si pensava che uno svarga rivolto a sinistra simboleggiasse una fiamma spirituale. Abbastanza spesso nei ricami ucraini (soprattutto sulla riva destra del Dnipro) vediamo il cosiddetto swarga completo (una svastica rivolta a sinistra sovrapposta a una rivolta a destra). Nel folklore ucraino è chiamato ” krutorizhka ” (calabrone attorcigliato) – un simbolo di armonia creato da due linee fluide uguali. Nel ricamo ucraino, è noto come ” koliadnyk ” – un simbolo di unità con la saggezza ancestrale. Lo svarga è un antichissimo simbolo di forza ed energia.
CHIAVE O SIGMA: I ricamatori in diverse regioni dell’Ucraina si riferivano a questo motivo conferendogli nomi diversi: in Podillia erano chiamati ” hesyky ” (figure a S), nelle regioni di Dnipro – ” klyuch ” (chiavi) e altrove ” vuzhi ” (serpenti). La forma ricorda una mezza svastica o la metà della figura dell’Otto. Pertanto, è stato identificata come “la strada verso la perfezione”. La figura a “S” è una linea ondulata, simbolo delle acque terrene “pesanti”, l’umidità materna della Terra che dà vita ai campi e ai raccolti. Si diceva che le camicie ricamate con simboli a forma di “chiave” proteggessero l’energia umana dalle influenze maligne. Nei tempi antichi simboleggiava anche un serpente, che è associato all’acqua. Il serpente era il guardiano degli inferi e simboleggiava l’essenza, la fertilità e la fecondazione da parte dell’uomo. Spesso appariva come un fulmine in un cielo scuro e piovoso. In Podillia le camicie delle donne erano ricamate con file di sigma, che avevano il potere di proteggere la femminilità e la maternità.
MALVA O STELLA A OTTO PUNTE: si forma sovrapponendo una croce dritta (simbolo della mascolinità e del Sole) e una croce obliqua (simbolo della femminilità e della Luna). L’unione di queste due entità dà naturalmente la vita. La malva piena è anche conosciuta come la stella della madre. Questo è il simbolo che vediamo spesso nelle icone della Vergine Maria. La stella ottagonale è uno dei motivi geometrici più popolari nel ricamo ucraino. Otto non è un numero casuale. I biofisici affermano che una tale stella – ottaedro – è il modello di un campo energetico costruito attorno a qualsiasi organismo vivente. Lo zigote umano subisce la sua prima divisione cellulare, formando otto cellule, otto flussi di energia, che danno poi forma all’essenza fisica e spirituale dell’embrione.
Linee danzanti e tortuose: Questo motivo è anche chiamato ” bezkonechnyk ” (linea infinita) o meandro. La parola “meandro” deriva dal greco che descrive il fiume Meander in Turchia. Gli studiosi hanno dimostrato che questo simbolo era popolare nel territorio dove ora si trova l’Ucraina più di 20.000 anni fa. Nelle antiche tradizioni ucraine, le sue morbide curve sono associate anche all’acqua: un armonioso fluire della vita. Forma uno schema infinito che si snoda come il filo del destino, ma torna sempre alla fonte. Raffigura la strada della vita e rappresenta la vita eterna. Questo motivo è chiamato “danza avvolgente” in quanto è strettamente connesso con la danza rituale che le ragazze ucraine tradizionalmente eseguono in primavera, caricando la Terra con i loro movimenti aggraziati. Il simbolo “infinito” si trova spesso nei ricami regionali di Hutsul, Volyn , Kyiv , Poltava e Kuban. I motivi a meandro decorano solitamente le camicie da uomo, simboleggiando e conferendo forza e vitalità.
OGNI REGIONE HA LA SUA VYSHYVANKA
Anticamente, grazie al ricamo, si potevano identificare la regione, lo stato sociale e la posizione familiare di una persona. Nell’aspetto regionale, la vyshyvanka fungeva da codice genetico della propria regione, e per le persone aveva un significato simbolico ben preciso.
Ogni regione aveva le sue peculiarità nel ricamo, che ora sono in qualche modo dimenticate e mescolate alle tendenze generali e alla moda.
Allo stesso tempo, il ricamo continuerà a riflettere lo spirito nazionale e il patriottismo generale degli ucraini.
REGIONE DI LVIV ha una sua tipica caratteristica: lo spazio bianco tra gli elementi del motivo, grazie al quale la maglia appare trasparente e leggera. Il ricamo di questa regione trasmette un effetto di ariosità: i ricamatori lasciano molto spazio tra gli ornamenti ricamati. Inoltre, i motivi geometrici non risultano mai sovraccarichi grazie agli spazi bianchi: i dettagli risaltano e la maglia appare visivamente leggera. I ricami di Lviv, realizzati principalmente con una croce e un motivo a punto, ricordano il pizzo sottile. Una sottile rete di fiori neri combinati con rosso, giallo, verde e blu.
REGIONE DI POLTAVA la Vyshyvanka di questa regione si distingue principalmente per la sua gamma di colori: i prodotti ricamati della regione sono tradizionalmente bianchi, solo occasionalmente possono essere rossi o grigi. Tra le comuni tecniche di ricamo, oltre al punto croce, possiamo notare la cucitura con l’ago in avanti e “dietro l’ago”. I motivi sono incorniciati con fili neri o colorati.
REGIONE DI CHARKIV. Le camicie in quest’area si distinguono per particolari motivi policromi, ricamati con una croce o una mezza croce. Per crearli vengono utilizzati fili spessi, che danno rilievo al prodotto finito. Un motivo chiamato “Albero della vita” è peculiare della regione di Kharkiv: il motivo a zigzag significa simbolicamente acqua sotterranea, e i fiori con le teste capovolte rappresentano, per disegno, il mondo che si trova sotto terra.
REGIONE DI KYIV. Le camicie ricamate di questa regione avevano le seguenti caratteristiche di taglio: colletto rialzato, maniche lussureggianti e fondo seghettato. Nei secoli passati, le camicie erano ricamate in rosso, bianco, blu e giallo. Nel tempo, il blu è stato sostituito dal nero giacché questo colore mantiene la sua luminosità più a lungo. Tra le tecniche comuni, puoi individuare il taglio, la levigatura, la stratificazione e, naturalmente, una croce. I ricami di Kyiv erano decorati con motivi geometrici e vegetali: fiori, luppolo, grappoli d’uva, stelle. Erano decorati con reti traforate. L’ornamento veniva prima disegnato su tela, poi i suoi contorni erano foderati di nero e poi venivano aggiunti altri colori.
REGIONE DI CHERNIHIV Le camicie di questa regione sono ricamate con piccoli punti, che ricordano visivamente il ricamo con perline. I fili sottili utilizzati per il ricamo richiedevano grande abilità da parte delle ricamatrici. Motivi geometrici e floreali venivano ricamati in bianco con piccole aggiunte tipiche di rosso e nero. L’espressività del ricamo veniva raggiunta anche grazie alla combinazione di diversi tipi di cuciture. Anche il ricamo traforato veniva molto utilizzato.
REGIONE DI ODESA Qui venivano ricamati ornamenti geometrici e floreali. Lo schema dei colori è nero, rosso, blu e giallo. Gli abiti ricamati di Odesa hanno caratteristiche specifiche che riguardano il taglio: in modo che le maniche avessero un aspetto magnifico, il tessuto era leggermente raccolto sopra i gomiti. Di conseguenza, la parte superiore delle maniche rimaneva staccata, la parte inferiore invece era cucita.
REGIONE DI KHMELNYTSKYI Si ricamava con una croce, con spessi fili neri. Era raro trovare macchie di altri colori (se lo facevano, erano diverse sfumature di rosso). Le classiche camicie di Khmelnytskyi sono molto laconiche e non si distinguono per varietà di cromie e motivi decorativi.
REGIONE DI LUHANSK le Vyshyvanka di questa regione ricordano quelle di Poltava: le tele sono dominate da immagini di piante e figure geometriche. È possibile combinare colori vivaci contrastanti, le camicie sono ricamate con la tecnica di croci e mezze croci, in particolare vengono utilizzati fili grossi.
REGIONE DI DNIPROPETROVSK Gli artigiani locali ricamavano polsini e colletti delle maniche con pieghe nere e fili colorati. Il colore nero era dominante sulle tele. Le tecniche classiche comprendevano ricami con pizzi e reti traforate. I ricercatori affermano che una così variegata combinazione di modelli diversi – rombi, stelle, quadrati, triangoli e altri elementi – deve essere ancora trovata in altre regioni dell’Ucraina.
REGIONE DI DONEC’K Le peculiarità del ricamo di questa regione sono determinate dalla diversità etnica della regione. I colori generalmente utilizzati includono il bianco, l’argento, l’oro, così come il verde e il blu. Tra gli ornamenti, ci sono quelli con motivi vegetali, oltre a quelli astronomici (sole, stelle, luna), zoomorfi (ad esempio uccelli). Le camicie sono decorate con una rete.
REGIONE DI ZAPORIZHIA Tra i vari modelli, quelli più apprezzati erano senz’altro i motivi floreali e il viburno. Lo schema dei colori è piuttosto classico: rosso dominante con impurità nere. Tra i simboli era comune la linea tratteggiata, che simboleggiava la linea della felicità. I rombi erano ricamati da forme geometriche, simboli di benessere e fertilità.
REGIONE DI SUMY Qui ricamavano con fili bianchi e lisci. I colori dominanti erano il rosso e il grigio. I motivi erano delineati con fili neri.
REGIONE DI CHERSON. Silhouette di animali ricorrono sovente sui ricami di questa regione: un bestiario di cuculi, galli, cavalli e cervi impreziosiscono le stoffe. Alla gente di questa regione piacciono molto anche le piante, e in particolare fiori d’ogni foggia e volume I ricami antichi sono realizzati con fili neri. Ed è comune anche il ricamo bianco su bianco.
CRIMEA È comune trovare sui ricami locali motivi floreali. Il ricamo qui era significativamente diverso dal resto del Paese. Ogni modello portava un certo simbolo. Ad esempio, i rami obliqui decoravano le camicie delle ragazze, perché questo ornamento significa sviluppo e cambiamento. I garofani erano destinati alle donne anziane.
REGIONE DI CHERKASY Fiori, figure geometriche, immagini di altre piante erano ricamati per lo più in rosso. I motivi venivano diluiti con schizzi di tenui colori scuri.
REGIONE DI MYKOLAÏV Le camicie della regione presentano alcune particolari caratteristiche di taglio. La particolarità sta anche nella varietà dei colletti: colletti alti e stretti o larghi e aperti, ecc.. Il taglio intorno al collo era spesso quadrato e le maniche cadevano liberamente senza arricciarsi ai polsi. Lo schema dei colori è costituito dai tipici colori rossi e neri, più raramente grigio e grigio-blu.
REGIONE DI KIROVOHRAD. Il tributo presentava una classica combinazione di cromie rosse e nere. Le immagini delle piante erano deliberatamente rese in modo realistico, con dovizia di dettagli. Spesso venivano ricamati grappoli d’uva, che raffiguravano persino la lucentezza delle bacche.
BUCOVINA Piante e figure geometriche decorano spesso le camicie ricamate in questa regione. Oltre alla variante più popolare del punto croce, le artigiane di Bukovyna adoravano la cucitura semplice, attorcigliata e il punto. Le camicie ricamate sono decorate con cotone, perline, seta e paillettes. Solitamente sono dominate da un colore principale (principalmente nero o bordeaux), ma piccoli dettagli possono essere ricamati con diverse cromie, assumendo così maggiore luminosità e colore. La florealità è uno dei segni più importanti con cui si può riconoscere il ricamo di Bukovyna.
VOLYN Questa regione è caratterizzata da ricami semplici e compositivamente chiari. Linee a forma di diamante si ripetono lungo il prodotto, formando un ornamento continuo e inscindibile. Il ricamo polacco ha una combinazione di colori speciale: è per lo più ricamato con fili rossi su uno sfondo bianco o grigio. Le Vyshyvanka di questa regione sono caratterizzate da forme geometriche e nella parte settentrionale della regione dominano motivi naturali: fiori, bacche, foglie. I motivi sono ricamati su lino. Anche le regioni occidentali avevano una loro particolarità: posizionare una sottile striscia di ricamo sulle pieghe delle maniche. Tra le tecniche erano comuni la croce e la sottolineatura.
REGIONE DI RIVNE L’ornamento principale del ricamo di questa regione è geometrico, utilizzando principalmente colori rossi con mescolanze di blu. La composizione del ricamo è semplice, chiara, ben curata. La classica camicia di Rivne non ha quasi accessori e decorazioni. Il tessuto più comune per il ricamo è il lino. Tra le tecniche di ricamo le artigiane utilizavano, oltre alla tradizionale croce, la sottolineatura.
REGIONE DI VINNYTSIA . È popolare in quest’area la consuetudine di utilizzare diversi colori e un colore principale che prevale sugli altri. Il ricamo di Vinnytsia ha assorbito nel tempo le migliori tecniche e gli stili di esecuzione di altre regioni. Qui amano la croce, il fondo, gli intagli e vari tipi di pizzo. Delineano e combinano i singoli ornamenti della composizione con cuciture di contorno.
REGIONE DI ZHITOMYR. Qui ricamano con piccole croci e sottolineature. Motivi tradizionali – linee spezzate, stelle a otto punte, rombi – si ripetono ritmicamente sulla tela. E le maniche sono decorate con motivi neri, rossi o blu.
TRANSCARPAZIA . Questa regione è caratterizzata da una varietà di colori nei ricami (dal viola scuro, ciliegia al verde-blu), ma i colori più importanti sono i classici nero e rosso. Inoltre, nella regione sono molto frequenti le camicie ricamate solo in bianco. Il modello più comune sono i cosiddetti scarabocchi o curve: figure a zigzag.
REGIONE DI IVANO-FRANKIVS’K . Questa regione è considerata la più ricca in termini di stili e tecniche di ricamo. Ogni contrada ha il suo sapore particolare, anche in ogni borgo si può distinguere la sua unicità. L’ornamento delle camicie di Ivano-Frankisk è generoso, ricco e sono molto frequenti le decorazioni floreali. L’ “Inginocchiarsi” e il “torcere” sono considerate tecniche antiche locali piuttosto difficili da eseguire. Le maniche della camicia sono particolarmente lussureggianti.
REGIONE DI TERNOPIL . Il ricamo di quest’area è per lo più chiaro: è tipico l’uso di motivi geometrici contrastanti di tenui colori scuri. Qui è comune il ricamo con fili di lana. Il quartiere di Borschiv è famoso in tutto il Paese per le sue camicie ricamate, in cui le maniche sono completamente cucite in nero e le strisce diagonali si ripetono lungo tutta la superficie. Gli ornamenti di viburno sono popolarissimi nella regione: i rami di questo albero sono raffigurati tra due uccelli.
Ho trovato questa foto che risale a poco prima della guerra, quando la vita scorreva pacifica anche in Ucraina. In questa foto, mio cognato, il Procuratore Казбек Тедеев (Kazbek Tedeev) mentre riceveva un premio dal Presidente Zelensky. Ora, la guerra ha cambiato le sorti di milioni di persone e Zelensky è diventato un simbolo di libertà e di europeismo. Mio cognato continua a svolgere il proprio lavoro presso la Procura di Kiev, che ora, più che mai, ha bisogno di persone giovani, motivate e professionali. Onore a voi e a tutto il popolo Ucraino.
Ragazzi che dire… L’arte, quella vera, ci lascia sempre senza parole e senza fiato. Questi quadri sono dipinti da due ragazzi, due fratelli, Amir e Vishka, di origine iraniana, ma ormai insediati stabilmente a Guardia Sanframondi, in provincia di Benevento. Facciamoli conoscere… Condividete il video e andate a fargli visita… Ne saranno felicissimi
Franco Battiato era un pazzo: era convinto che il cane di casa fosse la reincarnazione di suo padre, e il gatto di sua madre. Franco Battiato era un genio. Un giorno raccontò, sorridendo: «Ho passato gli anni 70 a fare vocalizzi ed esperimenti. Poi ho deciso di avere successo. Mi sono chiuso un mese in un garage a Milano, e ne sono uscito con “La voce del padrone”».
Forse il disco più bello, certo quello di maggior successo mai inciso da un cantautore. Franco Battiato era uomo di una rettitudine assoluta. Molto severo con i potenti e con la politica. Provò anche a farla, da assessore; ma capì presto che non era per lui. Disse che se a Catania avessero rieletto un sindaco che non stimava, avrebbe lasciato la città; e così fece. «Però il nostro giornale ti tratta sempre bene» gli obiettò uno scrittore. Lui rispose: «E tu credi che io sia così miserabile da giudicare le persone non per come sono, ma per come si comportano nei miei confronti?». È stato il più colto e il più profondo tra i musicisti italiani. Pensava che i grandi artisti si parlassero tra loro, in varie forme. Ti faceva ascoltare l’Adagio di Telemann e La canzone dell’amore perduto di De André e diceva: «Senti? Sono uguali. Ma Fabrizio non ha copiato; ha ripreso un discorso interrotto. De André è stato anche un bravo astrologo». Astrologo? «Dilettante. Ma di grande acume». Aldo Cazzullo
Lousiana 1863 – Gordon nacque schiavo. Riuscì a fuggire da una piantagione della Louisiana nel 1863 e a guadagnare la libertà raggiungendo un accampamento dell’Unione a Baton Rouge, sempre in Louisiana, dove poi si arruolò. Gordon divenne famoso in quanto soggetto di una serie di fotografie ritraenti per la maggior parte la sua schiena completamente ricoperta da cicatrici, frutto di tutte le frustate che aveva ricevuto nella sua vita da schiavo.