Hey Syd, Sei tu?

Il 5 giugno 1975, durante la produzione dell’album “Wish you were here” negli studi di Abbey Road si presenta uno strano personaggio, completamente calvo, con in mano una busta della spesa, che inizia ad aggirarsi tra i presenti con aria distratta. Si tratta di SYD BARRETT, visibilmente poco curato e molto ingrassato, che viene riconosciuto da David Gilmour, tra lo stupore generale. Qualcuno gli chiede come abbia fatto a ingrassare tanto, e Barrett risponde di avere a casa un grande frigorifero, pieno di carne di maiale. Poi i Pink Floyd, insieme a Barrett e alcuni altri collaboratori, ascoltano “Shine On You Crazy Diamond”, paradossalmente la canzone sull’album che maggiormente contiene riferimenti a lui, e vanno a pranzo. Finito di mangiare, Barrett sparisce senza salutare così come era comparso, lasciando Waters e compagni inebetiti e con le lacrime agli occhi. Nessuno degli altri Floyd avrebbe mai più visto Syd, solo Roger Waters lo incontrò per l’ultima volta alcuni anni dopo mentre si trovava a fare spese nei magazzini di Harrods, a Londra. Il comportamento di Barrett durante la sessione fu erratico; egli passò gran parte del tempo a lavarsi i denti, e quando Roger Waters finalmente si decise a chiedergli cosa ne pensasse della canzone appena ascoltata, Syd rispose semplicemente: «suona un po’ vecchia».
(Tratto da “rock Bazar”)

Autori in cantina: prenotate!

La presentazione di un libro ed una cantina si intrecciano ancora. Può sembrare una storia già vista, ma è una storia diversa: è la storia dell’Irpinia, coniugata in tutte le sue sfaccettature.

La cura per il territorio ci dona prodotti d’eccellenza, come il vino, che è diventato il simbolo della resilienza Irpina. Così come le radici sono aggrappate forti al terreno, così le genti d’Irpinia, con grande volontà resistono alle difficoltà di un territorio ancora aspro, selvaggio e bellissimo, ottenendone in cambio grandi benefici: il vino ed il buon vivere.

La scrittura, antico mezzo di trasmissione della conoscenza, ci proietta in un’Irpinia interiore, fatta di domande, passione e fede, e in un’Irpinia futura, appena immaginata, disegnata, cercata, voluta.

Giuseppe e Natalia Cresta, della cantina iFalco di Paternopoli, e Giuseppe Tecce, sagace scrittore di origini irpine, creano un connubio indissolubile di saperi e sapori che ci proietterà verso il futuro.

Il bagno sonoro di Gong

Non lo posso negare, l’evento di OLOS Benessere che più mi è piaciuto, per mia formazione musicale, e per mia passione, è stato quello del “Bagno Sonoro di Gong” . Si tratta di una full immersion nel suono dei Gong, ma anche di altri strumenti ancestrali, per circa un’ora. L’utente, o, nel nostro caso, gli utenti giacevano distesi, in pieno relax, ed in atteggiamento ricettivo delle onde sonore in cui ci si è immersi.
Un’esperienza davvero speciale, che ha portato tanti effetti benefici.
Non posso non dire che la mia sensazione sia stata quella di essere finito in una macchina del tempo che mi ha trasportato in un concerto dei Pink Floyd degli anni 70. Vi lascio qui un breve video con il suono dei Gong, cui ho sovrapposto un pezzo dei Pink Floyd.
Fra qualche giorno metterò il video integrale del bagno sonoro, sul mio canale youtube : http://www.youtube.com/giuseppetecce

Grande successo per Olos Benessere

Si chiude oggi OLOS Benessere, almeno questo ciclo, con un bilancio più che positivo, con sessioni molto partecipate su argomenti molto complessi, quali la guarigione animica, le costellazioni familiari, ecc. La giornata è terminata con un bagno sonoro di Gong, che è stata un’esperienza unica, che speriamo di replicare. Ci hanno raggiunto persone da tutta la Campania, meno forte, come al solito, la presenza beneventana, confermandosi ancora come città chiusa e poco aperta alle novità (peggio per loro).
Quattro giornate trascorse all’insegna della natura, della spiritualità, delle meditazioni, del contatto umano.
Grazie a noi Associazione “Sabba de Nuce”, che abbiamo portato, in collaborazione con Antiqua Vox Januae, ancora una volta a Benevento, un evento di respiro internazionale, e lo abbiamo fatto, ancora una volta, in maniera gratuita, a riprova della grande professionalità che ci contraddistingue.
Grazie a quanti sono intervenuti, ai professionisti olistici che spesso sono venuti da molto lontano, portandoci un bagaglio di esperienza grandissimo, a Fiorella che ci ha oapitati e tutti quelli che ci hanno seguito a distanza attraverso le nostre dirette.
A presto

Solo cose belle…

Dopo una mattina trascorsa in Procura, tra denunce e scartoffie, ora solo cose belle.
Tra non molto uscirà il mio quarto romanzo, con questo baldanzoso editore che fa capo al simpatico e super grintoso Pietro.
Stiamo mettendo a punto le ultime cose… L’adrenalina sale e tutto il resto del mondo passa in secondo piano.
Manca pochissimo ragazzi…. C’è la stessa emozione di quando ti nasce un figlio.
Ad maiora.

Recensione inaspettata

Appena arrivata in privato, ma la rendo pubblica e ringrazio per la passione e la pazienza:

Ho apprezzato molto e con mia sorpresa che i racconti non avessero un titolo.
Questo Non ti ingabbia in un idea, in una presunta idea/storia che potrebbe sorgere.
Anche il contribuire alla continuazione di un finale altro, di continuare una narrazione. Non solo è proposto di nutrire l’immaginazione ma è un contributo affinché si creino “spazi” di collaborazione e condivisioni. Oltre che è conferito al testo una scrittura viva, dinamica, d’interazione. Si potrebbe anche osare la possibilità di guardare lungo e da un altra prospettiva: NELLA STORIA, come nelle storie, abbiamo un ruolo importante perché SIAMO NOI A DETERMINARLA. A darle un volto

Ho apprezzato anche il messaggio. Suppongo voluto. E se anche non fosse ti restituisco ciò che ho percepito: Siamo più o meno tutti in guerra: La ” guerra ” Russia /Ucraina , tra gli uomini, negli uomini. Fatta con armi, con le emozioni non gestite( ex gelosia, rabbia) con le opinioni… Se non siamo in guerra, ingaggiamo battaglie che sia per amore o per stanchezza nelle relazioni o per diversità di genere
E la guerra se non è” a casa tua” è forse ugualmente troppo carica da evitare l’argomento o da portare ” noia “
C’è modo per potersi fermare e riflettere dopo una storia e questo non è da poco. Il tema della diversità mi ha toccato il cuore. Ho amato i due compagni, l’uomo zoppo , Virna, il portiere del racconto X , Il barbone, Antonio che vuole che vuole Putin …

Mi sono.piaciuti tutti i racconti tranne il primo, Racconto I.
E Alcune storie ho preferito più di altre

La critica che non è esattamente così è che ci sono
1 troppe descrizioni . In alcuni casi sono belle in altre cosi minuziose che mi allontanavano dalla storia.

2 pochissime volte nel descrivere un personaggio e renderlo comico mi suonava un po forzato. È come se la descrizione perdesse la sua dimensione oggettiva. Ex vd vestaglia racconto 2.
Ma sara risultato così per me .

3 Bello il modo dialogato in cui interviene l’argomento guerra. In alcuni racconti la guerra ha più spazio che in altri e considerato il titolo è giusto che l’ abbia , anche perché io lettore attendo il “tema”

E vedrei una scelta di racconti , non tutti i 10 . Un libro di 6 racconti.

Non posso esprimere giudizi sul tuo essere scrittore ma solo ciò che è per me.

Prenota… Che aspetti?

Ragazzi ci siamo, saremo in Irpinia il 17 Giugno, per parlare di Irpinia attraverso il mio libro, che narra di un viaggio fisico ma anche anche interiore nella terra Irpina, rivolgendoci non solo agli Irpini, che già ne conoscono il valore, ma a tutti i cittadini del mondo. E lo faremo in una cantina speciale, la cantina iFalco di Paternopoli, degustando l’aglianico, leggendo passi del mio libro “L’agente della Terra di Mezzo” con due importanti attrici del Teatro D’Europa di Avellino, facendo una chiacchierata con me, che ne sono l’autore e con una giornalista del Mattino.
E, per finire, ci sarà un aperitivo direttamente in vigneto.
Gli ingredienti per una serata di successo ci sono tutti. Prenota il tuo posto in prima fila.

Ciò che siamo

Sei composto da 84 minerali, 23 elementi e 8 litri di acqua, distribuiti tra 38 miliardi di cellule.
Sei stato costruito dal nulla, con pezzi di ricambio della Terra che hai consumato, secondo un insieme di istruzioni nascoste in una doppia elica così piccola da poter essere trasportata da uno spermatozoo.
Sei farfalle riciclate, piante, rocce, ruscelli, legna da ardere, pelli di lupo e denti di squalo, decomposti nelle loro parti più piccole e ricostruiti nell’essere vivente più complesso del nostro pianeta.
Non stai vivendo sulla Terra, tu sei la Terra. Ama, onora, prenditi cura e rispetta la Madre Terra.

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