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Storia di un Presidente che si credeva un topo

Andrea è lo storico presidente di una cooperativa sociale di Benevento. La sua routine, divisa tra gli impegni lavorativi e quelli familiari, subisce una battuta d’arresto che coinvolge buona parte della popolazione terrestre: la pandemia causata dal Coronavirus ridisegna le ascisse e le ordinate della quotidianità. Per Andrea è l’inizio di un periodo di forte disorientamento, poichè la sua salute è fragile e il timore del contagio lo porta all’autoreclusione, oltre i confini del lockdown. Quando cominciano a circolare le prime notizie relative a delle sperimentazioni in un istituto di Napoli, cresce in lui una speranza e in parallelo anche una consapevolezza: se fosse un topo, potrebbe avere un canale privilegiato per raggiungere il prezioso vaccino. E a desiderare troppo qualcosa, a volte, si ottengono risultati insperati.

L’agente della Terra di Mezzo

L’agente della Terra di Mezzo è il diario di un viaggio , sia in senso fisico, utilizzando il mezzo della bicicletta nella terra dei padri e cioè l’Irpinia, e sia di un viaggio interiore, attraversando i sentimenti che mi hanno accompagnato in un rapporto controverso, tra odio e amore, per una terra bellissima e rude nello stesso tempo.

Lo scritto si compone di una prefazione e di 19 capitoli, con una narrazione che non è unica, ma separata in singoli capitoli, cioè ogni singolo capitolo è, di fatto, un breve racconto con un inizio ed una fine.

L’opera, che è stata ispirata dall’operato del poeta irpino Franco Arminio, è il racconto appassionato dell’autore , che , munito di una mountain bike elettrica, ha viaggiato attraverso una parte dell’alta Irpinia, e tra i suoi antichi borghi, che rappresentano i luoghi della sua infanzia, alla riscoperta di una terra ricca di saperi, di sapori e di una intelligenza propria che le permette, di diritto, di proiettarsi con sicurezza verso un futuro più roseo.

Il diario è il completamento di un progetto editoriale, che comprende anche una parte video su YouTube,  che prende il nome di “Due ruote per terre di bellezza”.

Tale progetto è figlio del tempo del COVID, di un tempo in cui rallentata la frenesia dell’epoca consumistica, ci si avvia verso un tempo di riflessione, di pensiero e di ritorno alle origini. Così accade che ci si ritrovi a dover ripensare la vita moderna, a dover ripensare il concetto di vita nelle città e di essere risucchiati vorticosamente dal ritorno alle origini , dove affondano profonde le nostre radici.

Il progetto due ruote per terre di bellezza, ed il relativo diario di viaggio , nasce quale forma di terapia per un tempo buio. Il virus e la malattia ci hanno drasticamente ridimensionati, rimettendoci al giusto posto nel quadro di una natura che è madre e matrigna allo stesso tempo, facendo emergere l’esigenza  di coniugare la frenesia della vita moderna con la qualità della vita stessa,  imponendoci di cambiare radicalmente i nostri stili di vita.

Un progetto che coniuga il sostegno all’ambientalismo, lo stimolo all’utilizzo della bicicletta per la mobilità locale, la promozione della cultura e dei prodotti del territorio, e ultimo ma non ultimo porta on line i nostri paesaggi antichi ed unici.

Questa è la mia cura al disastro economico e psicologico determinato dal virus, i cui effetti devastanti saranno sotto gli occhi di tutti non appena sarà terminata la fase dell’emergenza sanitaria, ed inizierà la fase dell’emergenza dell’anima.

Il Portiere

“Il portiere” è un’opera corale, dove attraverso dieci racconti, l’autore, descrive dieci personaggi, sempre “portieri in turno di notte” in alberghi sparsi per l’intera penisola. In alcuni episodi, il portiere ne è il protagonista, in altri, l’antagonista, in altri ancora è semplicemente la chiave di volta di un racconto altrimenti privo d’anima.
L’altro filo conduttore dell’opera è il tema della guerra tra Russia ed Ucraina, visto e narrato da diverse angolazioni. Il che contestualizza i racconti all’interno di un periodo storico ben preciso, che oscilla tra la metà di febbraio e la metà di marzo del 2022. Spesso i racconti dei portieri e quelli della guerra si mescolano in un turbinio di emozioni che l’autore cerca di trasmettere attraverso una scrittura semplice e a tratti evocativa.
Uno spaccato della società italiana, che si muove sui binari della vita vissuta in ogni suo aspetto, di notte come di giorno. Uno spaccato fatto di gente comune, di prostitute, delinquenti e uomini di legge.
Tutti i racconti sono irrisolti, lasciando spazio alla fantasia del lettore, affinché si intrecci con quella del narratore, creando delle conclusioni sempre differenti.

I poeti contemporanei 67

La modernità comporta velocità ed estensione: si arriva in un baleno
a tante persone, nei luoghi più diversi e lontani. Può rifiutarsi
a questo la poesia, tenuta così a lungo appartata? Ma la poesia ha
per sua natura la grazia di darsi ad ognuno, di condurlo nell’altrove
della parola destinata a durare e del pensiero che rende chiari e
colmi i giorni della vita.
Così, in questi libri in cammino, nei loro versi, nelle loro frasi,
troveremo il molto che ci portavamo dentro inespresso, la vicinanza
di chi rivelandosi ci rivela a noi stessi. E daremo voce a
sentimenti che fremevano dietro mura di silenzio, traverseremo
mondi che ci appartengono e che mai prima avevamo nemmeno
intravisto. Ognuno di questi libri nasce come un bene comune
e un avvio.

Elio Pecora

Autori:
Maria Botticelli
Stefano Cafro
Alessandra Carletti
Davide Demaria
Maria Galante
Giuseppe Tecce
Donato Tambone

I poeti contemporanei 118

La modernità comporta velocità ed estensione: si arriva in un baleno
a tante persone, nei luoghi più diversi e lontani. Può rifiutarsi
a questo la poesia, tenuta così a lungo appartata? Ma la poesia ha
per sua natura la grazia di darsi ad ognuno, di condurlo nell’altrove
della parola destinata a durare e del pensiero che rende chiari e
colmi i giorni della vita.
Così, in questi libri in cammino, nei loro versi, nelle loro frasi,
troveremo il molto che ci portavamo dentro inespresso, la vicinanza
di chi rivelandosi ci rivela a noi stessi. E daremo voce a
sentimenti che fremevano dietro mura di silenzio, traverseremo
mondi che ci appartengono e che mai prima avevamo nemmeno
intravisto. Ognuno di questi libri nasce come un bene comune
e un avvio.

Elio Pecora

Autori:
Giovanni Bagnariol
Luigi Bilardo
Rosina Chiarelli
Maria Grazia Lupetti
Valerio Maggi
Maria Russo
Lia Sacchini
Salvatrice Sansone
Duccio Scheggi
Patrizia Tabanelli
Giuseppe Tecce
Sabrina Tolve
Giuseppe Urciuoli

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