Archivi dei tag:il mio libro
Nascere e morire
Sono nato nello squarcio di una ragnatela, tra una tazza di tè e un fiocco di neve. Chi mi conosce sa che la camicia la dismisi in quel tempo e mai più la indossai. Il tempo si era fermato sulle lancette di un orologio rotto, tra lo scroscio del piscio nell’acqua ferma del cesso, cheContinua a leggere “Nascere e morire”
La Pasqua
Non c’è nulla da fare, può essere primavera quanto vuole, ma quando arriva Pasqua, anche se arriva ad aprile inoltrato, c’è sempre brutto tempo. Il fenomeno lo tengo sotto osservazione da decenni, perché ha sempre colpito la mia immaginazione. Chissà cosa si nasconde dietro una delle più grandi feste della Cristianità, quella in cui siContinua a leggere “La Pasqua”
Ver Sacrum
In qualità di Presidente della APS “Ver Sacrum-Arte, Cultura e Società-Cinthia”, durante il mio ultimo viaggio in Germania, ho avuto l’onore di consegnare delle targhe, simbolo di amicizia e di collaborazione tra la cultura italiana e quella tedesca.Attraverso questo gesto simbolico, abbiamo voluto costruire un ponte ideale tra il Sud Italia e le comunità italianeContinua a leggere “Ver Sacrum”
Dicono di me
Porterò
Porterò con orgoglio la mia corona di spine: come un novello Gesù, camminerò verso il Golgota. Attraverserò la città vecchia, tra ali di folla, a volte muta a volte rumorosa. Ci sarà chi gioirà, chi mi compatirà e chi mi sputerà addosso. Questi ultimi saranno in numero maggiore, perché umanamente è più semplice distaccarsi dalContinua a leggere “Porterò”
Non mi è dato sapere
Non mi è dato sapere come lascerò questa terra, su quale aeroplano fuggirò, innalzandomi su mondi sconfinati di terre verdi ed acque blu. Non mi è dato sapere come verrà quell’aeroplano a prendermi, ne dove atterrerà. So solo che un giorno accadrà e non potró rifiutare il viaggio. Non mi è dato sapere l’orario dellaContinua a leggere “Non mi è dato sapere”
Il cielo
Il cielo piangeva lacrime che sapevano di mirtillo, mentre l’aria brumosa incupiva la notte, tra i vicoli fatti di pietra e marmo. La nebbia saliva poggiandosi sui gradini di una scala che interrompeva la monotonia della via. La scala portava a un castello, disabitato, ormai, da secoli, dimora di spiriti erranti, almeno così si vociferava.Continua a leggere “Il cielo”
La Gente della Terra di Mezzo
Quando si zappa e quando si pota, non tengo ziani e non tengo nipoti, quando è tempo di vendemmià, ziani di qua e nipoti di là.Mi ci sono seduto sopra. È l’Appennino, appuntito ed aspro, con i suoi sali e scendi, bello e mitologico, popolato di personaggi fiabeschi, abiti colorati, streghe, maoni, Janare, e tutteContinua a leggere “La Gente della Terra di Mezzo”