Il Direttore del Corriere dell’Irpinia ha amabilmente accolto il mio modo di raccontare la nostra terra, un modo un po’ fuori dal comune. Un modo che è a metà strada tra il racconto immaginifico e la cronaca di viaggio. I miei racconti sono sempre pieni di riferimenti ai miti del territorio, alla cultura locale e sono sempre pieni di considerazioni personali e di stati d’animo. Il Direttore, Gianni Festa, uomo di grande cultura e di grande esperienza, legato a doppio filo alla sua terra, ha visto nella mia scrittura un modo genuino di raccontare. Uno stile che, come dice la mia amica giornalista e critica letteraria Rosa Bianco, ricalca la letteratura dei grandi meridionalisti del passato, accostando alcuni miei scritti ai racconti di viaggio in Irpinia di Giustino Fortunato o di Francesco De Sanctis. Io sono onorato di questo paragone e mi sento, modestamente, lontano da quel modo di raccontare la nostra terra e il nostro popolo, che in realtà, poco è cambiato da allora. Ma devo ringraziare il Direttore per la grande fiducia che mi ha dato, affidandomi addirittura una rubrica settimanale, e ringrazio anche Rosa per le belle parole che ha sempre speso per la mia scrittura. Credo che tutti insieme possiamo fare una bella squadra, e che i miei racconti possano rappresentare, adesso come in futuro, uno spaccato sul nostro mondo, su una civiltà ancora legata alle sue origini contadine, genuina nel suo protendersi verso il futuro. Non sarà così per sempre, ma questi racconti resteranno per sempre come testimonianza di un’epoca storica felice e complicata.
Nel video allegato il Direttore spiega i contenuti del nuovo numero del settimanale, che da oggi troverete in edicola.
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