Oggi, dovendo inviare una copia del mio romanzo “Tramonti Occidentali”, ad un’amica giornalista, la mia attenzione si è soffermata su una nota, che avevo scritto subito prima dell’inizio del romanzo. La nota recita così:
“Alla fine di un lungo cammino, in un mondo dove la speranza sembra vacillare e la luce dell’umanità a volte appare flebile, questo
libro è dedicato a voi: agli ultimi, ai disperati, a coloro che in ogni giorno e in ogni gesto cercano ancora il segno tangibile della mano di Dio.
È per voi che ancora credete nella forza della solidarietà, per voi che cercate amore e trovate Amore.
A voi che siete il cuore grande dell’Italia, a voi che ancora vi commuovete dinanzi ai Tramonti Occidentali.”
Una nota, che nel mio immaginario avevo dedicato sia agli ultimi, quelli che stentano a vivere al di fuori dei binari di una vita ordinaria, e sia in omaggio delle forze dell’ordine, che, ogni giorno, con dedizione e senso del dovere, tengono in piedi un paese, dove, troppo spesso, si tende a fare i furbetti. Non per altro, uno dei protagonisti del mio libro è un carabiniere, il carabiniere Peppe Moccia, luogotenente dei carabinieri sull’isola di Lampedusa.
Non so perché, ma oggi, questa nota mi è piaciuta più del solito!!
