È proprio così

“Ci sono baci che vanno dati,persone che vanno abbracciate,parole che vanno dette,follie che vanno fatte.La vita va veloce e, a volte,può essere davvero troppo breve.Non c’è tempo per pensare,non c’è tempo per andare piano, per pensare,non c’è tempo per andare piano,non c’è tempo per programmare:le cose cambiano, le persone muoiono,l’orgoglio non smette mai di camminare…NonContinua a leggere “È proprio così”

È andato in scena “Ljuba senza scarpe”

Ieri sera, più che presentare “Ljuba senza scarpe”, c’è stata una vera e propria rappresentazione teatrale, con Ljuba, Freya, Frigg, Fenrir, ecc ecc.Di questo ringrazio Michela che ne è stata ideatrice e l’organizzatrice, tenendomi nascosto il tutto fino alla fine e facendomi entrare in un mondo magico, come d’altronde è il mondo di Ljuba. UnContinua a leggere “È andato in scena “Ljuba senza scarpe””

Incontri magici!

Ringrazio l’amico Giorgio Gibertini Jolly per la bella intervista sul suo giornale, che mi fa comprendere come, questo libro, possa essere anche divisivo su certi punti, sollevando, nei meandri delle sue pagine, anche questioni morali, alle quali, sinceramente, non avevo nemmeno pensato.E, per fortuna, che ci sono giornalisti che mi danno modo di riflettere suContinua a leggere “Incontri magici!”

Austo capo re vierno

Oggi, con il tempo così, riflettevo su un antico detto irpino: “Austo capo re vierno”. Facendo un po’ di sommarie ricerche, ho riscontrato che, in verità, si tratta di un detto in uso un po’ in tutta la Campania, come, ad esempio, nel napoletano o nel Cilentano.Una cosa è certa, ed è che gli antichiContinua a leggere “Austo capo re vierno”

Ljuba corre ancora

Archiviata la bellissima “cena con l’autore” di ieri sera ad Apice Vecchia, presso Elìa Ù Mazzamauriello , dove abbiamo parlato di Ljuba e letto brani in un’atmosfera surreale, in vicolo antico quanto il mondo, oggi già siamo proiettati a domani, quando la nostra bella carovana sarà ospite dello spazio UAM a “Città Spettacolo” a Benevento,Continua a leggere “Ljuba corre ancora”

Kafka, amore mio

A 40 anni Franz Kafka (1883-1924), che non si è mai sposato e non aveva figli, passeggiava per il parco di Berlino quando incontrò una bambina che piangeva perché aveva perso la sua bambola preferita. Lei e Kafka cercarono la bambola senza successo.Kafka le disse di incontrarlo lì il giorno dopo e loro sarebbero tornatiContinua a leggere “Kafka, amore mio”

Serate studio

Classica serata studio.Per scrivere, prima ancora che bravi lettori, bisogna essere degli ottimi osservatori, andando a cercare quei dettagli che quasi sempre sfuggono ai più.Come si fa?Io lo faccio con dei momenti studio, come questo del video, quando studio inquadrature, gesti, movenze, abiti, scarpe, accessori e tutto ciò che può far risalire o pensare alContinua a leggere “Serate studio”