Tutte le vie sembrano fatte per portare al cuore,
come se non esistesse un’altra direzione,
come se la ragione avesse abdicato in favore dei sentimenti,
quelli puri, dal colore indaco e dall’odore del pane abbrustolito.
Come la spiga di grano fa capolino tra l’erba disordinata del campo,
cercando la fonte della propria esistenza,
così il cuore si fa spazio tra i fili intricati della mente,
oltre le nubi interiori,
oltre l’afflato ormonale che ne traduce il battito nel corpo.
Libido ad libitum, sento gridare.
Scendono gocce di sudore,
miste alle fontane del piacere,
che mai conobbero scanni su cui posarsi,
né mani capaci di trattenerle.
Eppure, non spogliarti:
non serve.
Le nostre anime già danzano,
docili alla voce delle maree,
nude come la luce sull’acqua.
E in questa musica che sfiora i silenzi,
mentre il tempo dissolve i suoi argini,
noi ci sfioriamo,
ci perdiamo,
ci ritroviamo
nel sussurro eterno della sera.
