Leggere “I Racconti di Pietroburgo” di Nikolaj Gogol è come entrare in un mondo dove realtà e surreale si fondono, dove ogni strada della città sembra nascondere un segreto oppure una follia. Gogol ha uno stile ironico e pungente, e ci trasporta in una Pietroburgo ottocentesca, dipingendola come uno specchio deformante dell’animo umano. Lasciandosi trasportare da un realismo magico ante litteram, ci racconta di un naso che sfugge al suo proprietario e della follia burocratica che inghiotte alcuni personaggi: ogni racconto è un capolavoro, e come tutti i capolavori, sono in grado di far sorridere e di far riflettere.
Adoro!
