Le origini dei Notturni

Picasso diceva che l’artista mediocre copia, mentre l’artista bravo ruba.
A proposito di “rubare”, pochi sanno che i notturni di Chopin, considerati una delle massime espressioni del Romanticismo ottocentesco, non sono in realtà un’invenzione del celebre compositore polacco.
Sul finire del Settecento, un compositore irlandese di nome John Field, attivo presso le corti imperiali russe, sviluppò il genere del notturno. Fu proprio nel 1812 che Field pubblicò i suoi primi notturni, dando vita a uno stile che mescolava melodia intima, accompagnamenti arpeggiati e un’atmosfera crepuscolare.
Ascoltando i notturni di Field e quelli di Chopin, ci si rende conto che il secondo non solo si ispirò, ma in alcuni casi riprese direttamente lo stile e certi passaggi del suo predecessore. All’epoca, senza strumenti moderni come Spotify o YouTube, era difficile verificare l’origine delle influenze artistiche. Chopin, forse, pensava che le opere di Field restassero sconosciute al di fuori della Russia.
Oggi, però, possiamo riscoprire il lavoro di John Field e riconoscere quanto il suo genio abbia contribuito alla nascita di un genere musicale che Chopin rese celebre. Se avete tempo, ascoltate i notturni di entrambi: vi accorgerete subito di quanto Chopin abbia “rubato” dal passato per trasformarlo in capolavoro.

Pubblicato da Giuseppe Tecce

Scrittore di saggi e romanzi

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