All’incirca 5 o 6 anni fa, avevo la sana abitudine di andarmene in giro in bicicletta, percorrendo la strada che da Benevento porta in Alta Irpinia, seguendo la direttrice della Via Appia Antica, che, per l’appunto, dal passo di Mirabella saliva verso il Formicoso, seguendo il percorso di quella che oggi si chiama SS303, meglio conosciuta dai locali come l’Otica. Da quei viaggi nacquero dapprima dei video documentari, ancora oggi visionabili sulla mia pagina (www.youtube.com/giuseppetecce) e, poi, il libro “L’agente della Terra di Mezzo”, ricco di riferimenti storici sui territori attraversati, oltre che di tante considerazioni personali. Un libro che narra dell’amore per la bicicletta e di un ritorno alle origini irpine. Qualche giorno fa la “Via Appia Antica” ha avuto il riconoscimento di Patrimonio dell’umanità ed è stata riconosciuta come sito UNESCO. La speranza è che tale riconoscimento abbia una ricaduta anche per tutti i comuni irpini e sanniti che ne sono attraversati, con la speranza che sappiano valorizzarla, senza più considerarla come un semplice ammasso di pietre vecchie, come pure qualche amministratore locale aveva detto.
