L’inaffondabile e l’ammorbidente per anime

Oggi ho ricevuto un messaggio da un’amica, nel quale mi spiegava di aver letto “L’inaffondabile”, e di aver pianto molto leggendo la parte finale. È bello quando i libri ti lasciano dentro un turbinio di emozioni: vuol dire che hanno svolto bene la loro funzione, che è quella di rimestare nell’animo umano. Quando ciò non accade, o il lettore è insensibile, o il libro non è stato farcito bene dell’ammorbidente per le anime!

Pubblicato da Giuseppe Tecce

Scrittore di saggi e romanzi

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