Il pianeta sotto di me

Sotto di me passa il pianeta terra, quel luogo in cui si concentrano tutte le nostre energie, gioie, dolori, amori, litigi, separazioni. In questo preciso istante, che io passo sopra alle isole Eolie, in qualche parte di questa terra, ci sono persone che si abbracciano, che litigano. Qualcuno sta sparando a qualcun altro. Qualcuno muore e si allontana per sempre da questo pianeta, punto perduto nel vuoto cosmico, di un universo che è come una infinita placenta, che tutto assorbe, metabolizza e restituisce. Ed io ancora non mi rendo conto se ciò che gli occhi vedono è reale o illusorio. Mi mangio una mentina, si stappa una narice, l’orecchio fa click clock, guardo ancora giù. Dalle cuffie sento la voce familiare di Concato, mentre le nubi si fanno più vicine. Il cielo sta salendo verso di me, o forse siamo noi che stiamo scendendo. Un certo languorino mi prende lo stomaco. Ma come è strano questo mondo, che non si ferma mai; che mentre uno muore, c’è già uno che nasce, che non fai in tempo a vivere che già in altro essere vivente ti soppianta. Il dolore alla spalla anche oggi mi attanaglia. Non mi da tregua, non mi fa riposare. Non ho fatto in tempo a far nulla. Ho guardato giù dal finestrino e già sento il carrello che vien giù e il terreno avvicinarsi. Qualche scossone ancora, dobbiamo attraversare un fitto strato di nubi, prima di toccarla la terra, con i suoi colori, profumi, sapori. Sono arrivato in Sicilia. 

Pubblicato da Giuseppe Tecce

Scrittore di saggi e romanzi

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