Sono io

Sono io
L’oggetto dei tuoi desideri
Ciò cui tu aspiri
E che mai sarai.
Io,
Il sicuro e l’insicuro
Il tenero ed il duro,
Genio maledetto
Per arte ed intelletto.
Sono io
L’eterno insoddisfatto
Cui la vita ha dato
Ed io maltratto.
Sono la mela
Caduta accanto all’albero
Il tarlo che la rode
E la talpa che non vede.
Sono io che
Aspiro ad esser tutto
E tu stai fuori ad osservare
Vedi e non comprendi
Che la vita scorre nelle vene
Il vino è buono ma non conviene.
Sono io
Maldestro e distratto
Incapace in ogni atto
Cui tu aspiri
E che mai sarai .

Pubblicato da Giuseppe Tecce

Scrittore di saggi e romanzi

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