Cent’anni fa, moriva una figura storica controversa: Vladimir Lenin.
Un uomo che, con le sue idee radicali, ha scosso le fondamenta della società e plasmato, a mio avviso in peggio, il corso della storia, mettendo in atto uno dei più abominevoli esperimenti sociali.
Lenin non era solo un politico, ma un fanatico la cui visione ha lasciato un’impronta indelebile sul mondo, generando onde che continuano a influenzare la nostra realtà contemporanea.
Il destino ha voluto che Lenin non trovasse mai una vera sepoltura. Oggi, la sua mummia giace in uno stato sospeso, una figura intrappolata tra la vita e la morte, tra la terra e l’aldilà, in un limbo tra cielo e inferno.
Questo anniversario ci invita a riflettere: Come possiamo imparare dal passato per costruire un futuro migliore?
