È davvero Progozhin?

Se davvero Prighozin è morto (molte sono le cose che non quadrano, primo fra tutte che numero uno e numero due volavano sullo stesso aereo, con transponder acceso e con nome sulla lista dei passeggieri sul suo jet privato), credo che il mandante non abiti al Cremlino.

Prigozhin ha sempre lavorato x Putin e il residente al Cremlino non avrebbe mai ordinato di ucciderlo adesso a guerra in corso.

Ora Putin è debole, sente il fiato sul collo di coloro che probabilmente tramano un vero colpo di stato (non lo show di Prigozhin). Potrebbe essere una frangia dell’esercito scontenta di come vanno le operazioni militari che intravede la possibilità di prendere il potere.

Altra possibilità è che era necessario far sparire dai radar per un po’ di tempo sia Prigozhin che Utkin è quindi inscenare questo attentato.
La storia russa è costellata di false flag, attentati farlocchi ed altre amenità simili. Come scrissi nel mio libro, per comprendere la Russia bisogna spogliarsi degli strumenti occidentali e pensare come un russo. Quando si tratta di Russia, la realtà non è mai come vorrebbero farci apparire. (Angelo Voerzio)

Pubblicato da Giuseppe Tecce

Scrittore di saggi e romanzi

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