Quest’oggi è andato in scena a Lago a Laceno, un evento più unico che raro. Su una montagna dell’Appennino Centro Meridionale, nel mezzo del massiccio dei Monti Picentini, tante persone, provenienti dai luoghi più disparati della Campania, si sono date appuntamento in un bosco, per celebrare le storie di Ljuba, e del suo amore per la natura. Tra esperimenti magici, amori interrotti, ed amori eterni, ci siamo cimentati in letture estemporanee, segnando il narratore di turno con una coroncina di fiori bianchi, che è stata passata, come un testimone, di testa in testa. Noi lo sapevamo che dietro agli alberi c’erano gli elfi, che osservavano e ci schernivano. Lo sapevamo e ci faceva anche piacere, tanto che alla fine del convegno, ad essi abbiamo lasciato in offerta la corona di fiori.
Secondo qualcuno è la prima volta che si svolge un reading di un libro in un luogo ed in un contesto del genere.
Un evento raro e prezioso, da conservare in un angolo sacro del proprio cuore, perché è avvenuto ed eravamo presenti.
Un grazie di cuore va, innanzitutto, alla Graus Edizioni e, per essa, al grande Pietro Graus che tanto ha investito sulla mia persona e sulla mia opera. Un ringraziamento sentito va a Grazia che mi ha dato un aiuto prezioso nella presentazione del libro e quanti si sono dedicati alle letture ( Angela, Carmela, Stefania, Antonio, Francesco Ugo, Rosaria) e a quanti hanno assistito, in religioso silenzio alla performance, rendendo il giorno speciale.
Ci sono state rappresentanze di diverse parti della Campania (Napoli, Avellino, Benevento, sant’Agata dei Goti, Battipaglia), di persone che, nonostante il caldo, si sono messe in macchina ed hanno raggiunto il luogo convenuto.
Grazie di cuore a tutti e lunga vita a “Ljuba senza scarpe” .





























