C’è una dialettica che sottende all’intera narrazione della mia opera, che spesso non viene presa in considerazione, ma che, al contrario, è parte integrante del racconto e , anzi, sottende all’intera vicenda umana del protagonista, Andrea.
Si tratta dell’aspetto musicale, ossia della presenza assidua e costante della musica all’interno del racconto. Non si tratta di una questione secondaria o di un di più rispetto alla poetica d’insieme, quanto piuttosto della sottile armonia che mette insieme tutti i personaggi e le vicende del racconto.
Vi faccio una rapida carrellata delle melodie presenti nel libro, con l’augurio che possiate ascoltarle e che possano portarvi completamente nelle rarefatte atmosfere del romanzo.
Sinfonia n.8 in Sol, op.88:3 di Dvorak che ascolta Andrea quando diventa un topo
Take Me Somewhere Nice dei Mogwai e la falena e la candela
Casa solitaria di murolo
Avion travel
Battiamo …ndu vadduni di scammacca
Jazz Suite n. 2: 6. Walter 2 di Dimitri Shostakovich che ascolta Roberta nel laboratorio
Notturno numero 4 di John Field