L’italia aveva creato un sistema di accoglienza che era all’avanguardia, fino a quando non arrivò un omino piccolo piccolo e cattivo che distrusse quanto di buono era stato fatto (salvini).
Ora, però, che arrivano gli Ucraini peseranno moltissimo le carenze di un sistema di accoglienza che è stato smantellato.
Già ora, che il numero dei profughi è piuttosto limitato, si evidenziano problemi notevoli.
Le famiglie che arrivano sono perlopiù famiglie monoparentali: una madre con i figli (il padre normalmente è in guerra). I figli possono andare a scuola… E qui casca l’asino.
Senza un servizio di mediazione come possono accedere ai servizi scolastici?
Così cominciamo a vedere maestre alle prese con Google traduttore, genitori che cercano di fare del loro meglio… Ma fino a quando potrà durare tutto questo?
Fare l’accoglienza è un mestiere. Non basta avere un buon cuore. Occorrono competenze ed organizzazione.
Se l’italia vuole accogliere queste persone, lo deve fare accollandosi l’onere di sostenerli lungo tutto il percorso di permanenza, oppure è meglio che non lo faccia proprio.
Per favore, siamo stanchi delle solite cose organizzate a cacchio.
