Per comprendere l’arretratezza culturale in cui si sta dimenando la Russia attuale, basta dire che ieri, a Volgograd, hanno inaugurato una statua di Stalin. Cioè nel 2023, inaugurano la statua di uno dei più sanguinari dittatori della storia dell’umanità, morto nel 1954 e del quale avrebbero dovuto far scomparire qualsiasisimbolo, e che invece sta diventando la figura identitaria della Russia intera. Un paese alla deriva, che ha perso i propri punti di riferimento, che non è più comunista, ma nemmeno liberale, un paese che ha perso l’anima e che la cerca, disperatamente, nei simboli di un passato, che credono glorioso, mentre invece è solo uno schiaffo in faccia alla dignità umana.
