Il tempo cavalca, inesorabilmente,
l’onda ostinata delle sequenze dell’esistenza, anche in tempo di post pandemia.
Povero mese, condannato ad essere corto e amaro, etichettato e dileggiato per il suo incedere cavernoso.
Lo accompagnano il gelo, la tempesta, poi l’ilarità del Carnevale, fino al tempo di Quaresima.
- Quia pulvis in pulverem reventeris –
Polvere eri e polvere tornerai.
Quanta contraddizione: il mistero delle maschere buffe e il mistero della morte.
Così gli uomini, prima spavaldi e poi codardi, nel girone del voler vivere.
- È il libero arbitro – professano i cattolici.
Allora speriamo che Febbraio passi in fretta: si identifica troppo nelle miserie umane.
Ora più che mai.
Un cammino insidioso, troppo breve, con il fiele nello stomaco, che imprigiona farfalle.
Allora io piango.
Per legittima difesa.
- Il pizzico di povertà – olio su tela, Thomas kennington.
