
“Mi auguro al più presto la pace. L’equidistanza non è possibile, il popolo ucraino è stato aggredito dai russi e la sua resistenza va sostenuta. La pace non si ottiene restando indifferenti o attraverso progressivi cedimenti agli aggressori, ma garantendo una convivenza tra i Paesi basata sul diritto e sul rispetto.
Segre appoggia chi ha deciso, durante la Festa della Liberazione, di “dare voce al popolo ucraino”
Liliana Segre, senatrice.
“Anche Putin è un dittatore che finirà male. I partigiani di oggi sono in Ucraina a combattere per la libertà, contro il razzismo, l’antisemitismo e per un Paese libero senza dogmi e senza padroni, per un futuro migliore”.
Bruno Segre, avvocato e partigiano di 103 anni


“Mi ero dimenticata di essere ebrea. Non avevo quasi mai avuto paura. La paura venne dopo il 25 aprile.
Sentivo sotto la finestra i passi ferrati dei tedeschi, mi pareva che venissero su dalle scale, e soffrii d’insonnia per qualche settimana, mentre sotto le bombe e con il pensiero degli amici morti avevo dormito sempre benissimo”.
dalla testimoniana di Ada Della Torre, “Ebrei nella resistenza”

«Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA»
Pietro Calamandrei, antifascista e padre fondatore della Repubblica Italiana, scrisse queste parole per il fedelmaresciallo Kesselring, autore di molti crimini di guerra in Italia.

Oggi, come allora, la Resistenza si fa contro ogni forma di prevaricazione, di fanatismo, di arroganza, di razzismo, di antisemitismo e di oppressione. La Resistenza è Resistenza è sempre uguale, sempre e ovunque.
Oggi festeggiamo la Resistenza Italiana che, con grande sacrificio, ci ha donato una Repubblica, libera ed indipendente.
Buon 25 Aprile!


