Oggi è il 18° anniversario della tragedia di Beslan (penso sia la più grande nella moderna storia russa).
Il 1 settembre del 2004 i terroristi hanno sequestrato 1128 persone nell’edificio della scuola n.1, chiedendo il ritiro immediato delle truppe russe dalla Cecenia. Il 3 settembre iniziò l’assalto alla scuola. (L’approccio di Putin era e rimane tutt’ora il seguente: niente negoziati con i terroristi, li si ammazza a qualsiasi costo). Politkovskaja che stava viaggiando verso Beslan per tentare di condurre comunque i negoziati e liberare i bimbi, ha subito un tentativo di avvelenamento e fu portata in ospedale. Durante l’assalto sono stati usati carri armati, elicotteri, lanciatori di granate.. Sono rimaste uccise 334 persone, di cui 186 bambini (alcune famiglie non hanno ricevuto i corpi dei loro figli, alcuni di loro vengono considerati tutt’ora come ‘spariti nel nulla’). L’attacco terroristico è diventato il più grande nella storia della Russia in termini di numero di vittime. Oggi è secondo alla guerra scatenata contro l’ucraina. Tutto ciò che è accaduto è ancora avvolto in una nube di bugie. La giornalista Margarita Simonyan, che mentiva sottostimando di proposito il numero degli ostaggi, è diventata la direttrice di Russia today. Le autorità negano la versione dell’assalto preventivo ordinato da Mosca, insistendo che sia stato fatto solo come risposta all’esplosione provocata dai terroristi.. sono stati indagati gli insegnanti sopravvisuti, accusati solo perché appunto sono rimasti vivi, invece di morire al posto dei propri allievi, ecc..
I racconti dei testimoni e dei sopravvissuti in questa tragedia fanno gelare sangue….



