Il fallimento dei dittatori

Dopo la crisi economica, durante la crisi Covid, sino all’inizio della guerra, si era diffusa nel mondo, in Europa e in Italia, l’idea che le autocrazie avessero una forza, una abilità, superiore alle democrazie, di affrontare gli eventi della storia. Sembrava soffiasse un nuovo vento. Avverso alle democrazie liberali.
Proviamo a ragionare attingendo ai numeri e agli eventi raccontati nell’articolo di oggi, sul Corriere, di Federico Fubini.
E che non troverete in nessuno Talk televisivo.

Ad esempio, Beppe Grillo, poco più di un anno fa, chiamato dal povero David Sassoli ad un convegno a Bruxelles, dichiarò superata la democrazia liberale. Orban, applaudito da Salvini, sosteneva( e sostiene) la democrazia illiberale, Erdogan la attuava con violenza, Putin dichiarava al Financial Time, nel 2019, che “l’idea liberale è obsoleta”, nello stesso tempo, Xi Jinping, dichiarava che “l’Oriente è in ascesa, l’Occidente in declino”.

Questo prima e durante, la catastrofe del Covid, partita dalla Cina e la guerra della Russia.

Qual è la realtà oggi?
I Paesi che cercano l’Alleanza Atlantica e la NATO, crescono.
La democrazia è diventata più attraente. Evidente.

Adesso, Shanghai è ferma, chiusa.
45 grandi città cinesi sono chiuse per lockdown.
Nell’ultimo mese il commercio al dettaglio, in Cina, è sceso dell’11%, la produzione di auto del 41%, l’edilizia del 44%, la crescita dell’export e’ meno di un terzo di un anno fa.
In Russia hanno chiuso 20 impianti di produzione automobili su 21.
Vendita auto meno 79%. Pil meno 12.
In Turchia la lira ha perso la metà del valore in 9 mesi.
L’inflazione è al 70%.

Inoltre, Putin doveva conquistare Kiev in pochi giorni, col sostegno di Xi, ed è ancora lì a distruggere i villaggi del Donbass che aveva già.

E in Russia i giornalisti liberi vengono arrestati o uccisi, i bambini con un foglio bianco in mano, vengono arrestati, non va meglio ai cinesi e ai turchi.

Io sto meglio in Occidente.
Mi piacciono: la democrazia, la libertà, la NATO, l’Europa, l’America.
Abbiamo tanti difetti.
La democrazia ha tanti difetti.
Ma nonostante questo, gli innamorati di Putin, di Erdogan, di Orban, di Xi, in Italia, in Europa, devono sapere che per me la democrazia non diventerà mai un difetto.
Mai.

(da Sergio Pizzolante)

Pubblicato da Giuseppe Tecce

Scrittore di saggi e romanzi

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