James Bode è un mito

James Bode, tassista di Catasauqua, in Pennsylvania, è diventato in questi giorni un simbolo della lotta al razzismo negli Stati Uniti. Venerdì scorso, poco dopo le 22.30, Bode stava per caricare una coppia fuori da un ristorante. La donna, la signora “Jackie”, accomodandosi sui sedili posteriori gli ha detto con un sorriso: “Sei uno normale, un bianco che parla inglese”. Il tassista ha definito “totalmente inappropriate” quella parole e ha rifiutato la corsa, facendo scendere dalla sua macchina la signora (poi identificata come Jackie Harford, proprietaria di un bar) e ricevendo gli insulti razzisti del suo accompagnatore, che ha anche minacciato di prenderlo a pugni. Usando il filmato della cam installata nella sua vettura, Bode ha poi sporto denuncia contro la coppia per la “minaccia di aggressione”.

Da oggi, James Bode, diventa un mio nuovo mito. L’ennesimo personaggio da ricordare nell’immenso mare dell’indifferenza e della cattiveria.

Pubblicato da Giuseppe Tecce

Scrittore di saggi e romanzi

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